di Luca Orlando
Ho sempre avuto un demone dentro. Nella scacchistica di base, si potrebbe dire che tuttora lo tengo ben nascosto dietro i pedoni laterali della mia anima. Eppure, per quanto io cerchi di combattere la sua presenza, non posso fare a meno di ascoltarlo.
È sabato notte. Sono disteso sul tetto della casa di qualcuno di cui nemmeno ricordo il nome. Guardo le ultime stelle di un universo che si sta spegnendo.
Mi sollevo da terra. Il mio demone interiore vorrebbe imparare a volare.
Non esiste nessun Nirvana, nessun Babbo Natale, niente chakra, nessun eroe pronto a salvarci dal tutto che, in fin dei conti, è solo un niente immerso nelle artificiose leggi della natura e degli uomini.
Chi sceglie di studiare il diritto deve essere un imperdonabile romantico: cerca di dare un ordine alle cose in un mondo che è armonioso solo nelle Sacre Scritture e nei programmi televisivi del primo pomeriggio. È patetico ordinare il mondo mentre un'intera galassia tende al disordine.
Tempo possibile e tempo impossibile