L'enigma del tempo
L'enigma del tempo chiude il numero bimestrale estivo di Areopago (agosto e settembre) e lo chiude nel modo più opportuno, offrendo una serie di contributi, assai diversi per forma e per contenuto, che predispongono a prendere rinnovata coscienza del fluire del tempo nelle nostre vite e nella storia, mentre la pandemia tuttora attuale ridisegna confini mentali, etici, giuridici in modi che tendiamo a sminuire con eccessiva allegrezza da fede vaccinale. Non solo, ma poiché arriva l'autunno, che è tempo di maggiore intimità e meditazione, una riflessione sul tempo è coerente.
Come sempre accade per gli scritti di questo blog, la diversità di provenienza degli autori (età, cultura, orientamenti, lavoro ecc.) non toglie che vi sia un tratto umano comune, non solo per il garbo della conversazione, ma anche per la capacità di mettersi in discussione, spesso in prima linea e in prima persona, e per l'accadimento, prodigioso e commovente, che vede scritti tanto diversi accomunati dalla fascinazione per il mistero del tempo, dall'umiltà definitiva che questo mistero richiede, dalla riscoperta della pregnanza del tempo cosiddetto presente e dall'importanza essenziale della memoria.
Buona lettura, allora. E buon tempo!
La Redazione
Tempo possibile e tempo impossibile