Per settembre abbiamo pensato alla paura. Non si conversa facilmente delle paure. Non le si confessa neppure a se stessi.
Areopago continua le sue indagini su temi molto personali, quasi intimi. E questo 2020 pare segnato, soprattutto in questa ripresa autunnale, dalla Paura. L'elaborazione della paura per il virus si è attuata scrivendo, come sarà evidente a chi leggerà i contributi, molto personali, ma anche avvinti fortemente a quanto sta accadendo sotto i nostri occhi: è una elaborazione che porta a uno sguardo critico sulla realtà, che abilita una percezione meno ossessiva e claustrofobica, che fa emergere le paure taciute, le più profonde.
Abbiamo bisogno di storicizzare questa paura che abbiamo, nel suo farsi.
E Areopago ne offre un tentativo.
La Redazione
Tempo possibile e tempo impossibile