Il primo numero di Areopago si affaccia alla fine del mese di luglio. Abbiamo deciso di intitolarlo "La Salute", ma è solo un'introduzione a un tema vasto, che riguarda gli individui, la società, il mondo. Occorre elaborare insieme ciò che è accaduto nei mesi scorsi, e ancora sta accadendo in numerosi luoghi della Terra, per evitare il rischio di una facile "rimozione" collettiva. Questo numero intende suggerire proposte (una commissione di inchiesta bicamerale sulla risposta sanitaria al Covid, nello scritto di Eduardo Savarese), meditazioni (Natalia Esposito ci offre un punto di vista privilegiato e personale su maternità, pandemia e disabilità), provocazioni (la paura, il potere e il covid, attraverso la lente di Gennaro Pagano), e ricostruzioni della memoria dei mesi passati (la testimonianza toccante di Paola Laudadio). Il numero si arricchisce poi delle domande di Alessandra Caputi sui limiti di balneazione, di uno sguardo sulla beatitudine delle arti (qui: tre romanzi, letti da Eduardo Savarese nel lockdown) e delle tre forse strambe prospettive dei corrispondenti anonimi di Areopago: il lunare (che è andato in Amazzonia), il furioso (che parla di Wilson e il razzismo negli USA), dal sottosuolo (in visita nell'antro della Sibilla a Cuma).
Buona lettura!
La Redazione
Tempo possibile e tempo impossibile